CAT semplice per ICOM e YAESU

CAT – Computer Aided Transceiver ; cioè si intende l’insieme di un ricetrasmettitore assistito da un pc. Questa simbiosi avviene attraverso ad una interfaccia elettronica. Negli apparati più recenti, tale interfaccia è virtualizzata all’interno di una connessione USB che a sua volta trasporta anche segnali audio in ingresso ed in uscita.
Negli apparecchi meno recenti esiste una porta dedicata che solitamente era collegata dal lato PC alla porta seriale RS232 del pc e dall’altra ad un connettore dedicato al lato della radio, o altro apparecchio compatibile (tuner, amplificatore). Il protocollo è tale che permette di gestire fino a differenti dispositivi ognuno indirizzabile con dei byte esadecimali.
Un paio di schemi da Bas Helman G4TIC illustrano delle interfaccie CAT ICOM e YAESU.
Rispetto ad altri produttori questi sono di più facile implementazione perché ignorano di fatto i livelli DTR e DTS e quindi basta solo collegare l’uscita del convertitore seriale TTL (MAX233).

Fig. 1 – CAT per ICOM
Fig.2 – CAT per YAESU

Si può vedere in entrambe i casi che il grosso della componentistica è dato dall’alimentazione e dalla stabilizzazione del convertitore (T8L05).

Il resto dello schematico è tutto per eliminare qualche effetto di crosstalk sul connettore della seriale e per ammorbidire un po’ i bump dei segnali ttl sul connettore di uscita che generalmente è un semplice jack maschio da 3.5mm.

Per l’ICOM ho usato per qualche anno una soluzione integrata RS232 della artekit (meno di 10 euro) dove l’unica aggiunta era appunto un cavo bipolare che terminava con un JACK audio.

In particolare, RXD e TXD devono essere cortocircuitati (vedi FIG 1) e collegati al centrale del jack, mentre la massa comune va collegata al laterale del jack.

FIG.3

Ultimamente, non avendo più necessità di utilizzare il connettore RS232 ma la USB, la soluzione più semplice risulta essere un convertitore di livello USB- TTL, che ormai è reperibile dovunque ad un prezzo più che contenuto (meno di 10 euro).

FIG. 4 – Convertitori USB-TTL

In Fig. 3 un esempio di come sono fatti gli adattatori, ma ne esistono delle più svariate forme e colori. L’unica cosa che suggerisco di controllare è la compatibilità del driver del convertitore usb con il sistema operativo (soprattutto con windows 10 a volte può essere un problema).

In particolare i chipset principali dei convertitori sono tre: FTDI, PROLIFIC e CH34x. FTDI è solitamente il più costoso ma anche più stabile e meno problematico a livello di drivers.

Il software per la remotizzazione lo vedremo un’altra volta.

’73

Andrea IZ0TWS

Come fare contento un amico..(ovvero come ricevere il cluster della sezione ARI di Frascati IR0UAO)

PROLOGO

All’incirca un anno fa Stefano IK0UXQ mi chiese se ero in grado di realizzare un modem TNC sulla base di uno schema che qualcuno aveva trovato in rete. Ho risposto che ci potevo provare visto che possedevo la attrezzatura per realizzare un PCB. Mi resi conto in seguito che avevo perso la mia pace….
Con il foglio in mano mi sono messo a cercare l’articolo su Google e l’ho trovato. Leggi tutto →

AD9850 Waveform Generator

Sempre alla ricerca di nuovi prodotti per il mio Arduino un paio di anni fa mi sono imbattuto in una scheda molto interessante che fa uso di un integrato AD9850.

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nel data sheet leggo che si tratta di un CMOS, 125MHz Complete DDS Synthesizer. Questa scheda unita ad un microcontrollore, che nel mio caso è l’ATMega328P ovvero quello che usa Arduino, diventa un versatile generatore di onde quadre e sinusoidali. Fin qui nulla di nuovo. Si poteva usare benissimo un oscillatore a cristallo con la stessa stabilità. Ma il bello è che la frequenza di questo oscillatore può essere variata in maniera continua da 0 a 40MHz sia in onda sinusoidale che quadra!

Quello che mi ha spinto a usare questa scheda è la possibilità di usarla come VFO per una radio a conversione diretta. In rete ci sono molti progetti ma quello che potrete trovare a questo link

http://www.vwlowen.co.uk/arduino/AD9850-waveform-generator/AD9850-waveform-generator.htm

mi ha colpito per la semplicità,l’ottima descrizione corredata da foto e non ultimo la disponibilità dell’autore a rispondere alle mie domande. Tutti componenti usati sono reperibili in rete.
Le caratteristiche del generatore sono:

Frequenza regolabile con continuità da 0 a 40 MHz
Uscita sinusoidale e onda quadra
Tensione di uscita pari a 5V per l’onda quadra
Tensione di uscita pari a 1.08 V
Visualizzazione dei parametri su uno schermo TFT da 1.8″
Passo di incremento della frequenza selezionabile

La selezione della frequenza e del passo vengo effettuati mediante due encoder rotativi.

I componenti principali sono:
Un microcontrollore ATMega328P che è lo stesso che usa Arduino
Una board con AD9850
Uno schermo TFT da 1,8″

Il microcontrollore ATMega328P ha bisogno oltre che da una alimentazione stabilizzata a 5 V di un oscillatore esterno. A questo scopo viene usato un quarzo da 16MHz con due condensatori da 22pF. Sul micro viene prima caricato il bootloader di Arduino uno e successivamente viene caricato il programma (sketch) che si trova sul sito.

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Schema elettrico del generatore

In alto a destra si vede lo schema dello stabilizzatore di tensione preceduto da un diodo 1N4001 usato come protezione per l’inversione della polarità. Io ho sostituito l’integrato L4950V5 che non sono riuscito a trovare con un LM7805 che fa egregiamente il suo lavoro. E’ necessario dotare l’integrato di un piccolo dissipatore sopratutto se viene usata una tensione di ingresso superiore a 9V.Ho notato infatti che senza il dissipatore l’integrato si scalda come pure ho notato che il quarzo da 120MHz di cui è dotata la scheda con l’A9850 scalda. Completano lo schema un pulsante di reset, i due rotary encoder e i due connettori BNC per le uscite. La resistenza da 10K sul piedino di RESET è in configurazione pull-up ovvero il piedino è normalmente alto. Messo a massa attiva il reset della scheda. Il condensatore sulla alimentazione serve da filtro mentre la resistenza da 100 sul piedino LED dello schermo serve a pilotare la retroilluminazione. I due rotary encoder sono dotati anche da un interruttore: quello presente sul “Rotary Encoder Set Step” serve per riportare lo step al valore di default di 1HZ , mentre quello presente sul “Rotary Encoder Set Frequency” serve per riportate il valore della frequenza al valore di default di 1KHz. E’ presente anche un connettore che nello schema viene indicato come “Programming Header” che serve a connettere un adattatore seriale USB per programmare l’ATMega328P senza toglierlo dallo zoccoletto. Infatti il micro può essere rimosso e messo su una board Arduino per la programmazione oppure si può usare questa scheda collegata al connettore per riprogrammarlo, ove naturalmente fosse necessario. Nello schema il micro presenta due serie di numeri: quello esterno rappresenta il piedino fisico del micro mentre quello interno indica il “nome” dei piedini I/O. Per esempio il pin fisico 4 viene nominato nel programma come D2 (o più semplicemete 2). Per quanto riguarda invece il modulo AD9850 bisogna fare riferimento alla scheda acquistata ed eventualmente rimappare i connettori così come per il TFT. Mi sono trovato in difficoltà con quest’ultimo perchè nello schema il piedino indicato con DC su quello che avevo acquistato era contrassegnato con A0. Una mail all’autore mi ha chiarito il problema. Altra cosa per chi si accingesse a realizzarlo di leggere le note che accompagnano il progetto. In particolare lo schermo deve essere equipaggiato con “ST7735 Controller”.

Allego lo stesso schema con le annotazioni fatte da me
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Le foto che seguono sono relative alla mia realizzazione
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1 Main board

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2 Main board retro

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3 Frontalino

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4 Basetta degli encoders

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5 Basetta degli encoders retro

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6 La board con l’AD9850

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7 Il generatore assemblato

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8 Le forme d’onda in uscita alla frequenza di 1.051 KHz

Oltre alla regolazione della frequenza sulla scheda AD9850 è presente un trimmer per la regolazione del duty cicle dell’onda quadra.

Rimango a disposizione per suggerimenti o implementazioni.

This article has been made possible for the courtesy of John Owen

Arduino Summer Activity

Circa un anno fa, era l’autunno 2013, mi arriva a casa la rivista SPRAT che leggo molto volentieri essendoci sopra progetti minimalisti di QRP. L’articolo, scritto da Paul Darlington M0XPD, era intitolato < <Occam’s Microcontroller>>. Il titolo già mi incuriosiva per la presenza della parola microcontroller che per me significa Arduino compagno di tante sperimentazioni ormai da più di tre anni. Devo dire che era un po’ di tempo che mi frullava l’idea di realizzare un RTX – QRP usando questa scheda ma ancora non avevo trovato nulla. Arduino ormai è entrato nel mondo dei radioamatori e ne è la prova che la ARRL ha già stampato due libri con applicazioni di questa scheda.Paul chiama questo < < Winds of Change>>. Comincio a leggere l’articolo, molto ben fatto, e capisco che avevo trovato quello che andavo cercando. Per essere brevi descrive il progetto di un ricetrasmettitore a conversione diretta in cui molte funzioni sono comandate da Arduino. Leggi tutto →

Manhattan Style

Ho trovato, per chi si occupa di autocostruzione, due oggetti a mio parere interessanti.

IPad cuttero fino ad ora ho usato per fare il PCB il metodo classico: piastra ramata presensibilzzata sulla quale con il bromografo “fotografo” il circuito che poi sviluppo e passo in acido. Leggendo e sopratutto vedendo parecchi articoli mi sono interessato ad un metodo completamente diverso che va sotto il nome di “Manhattan Style”. Questo metodo usa una piastra ramata che costituisce la base, la massa del circuito, su cui vengono incollate dei piccoli “coriandoli” di piastra ramata nei punti dove nello schema elettrico ci sono dei nodi. Leggi tutto →